Na ota j’anno (di
Nino Venditti)
Na (v)ota j’anno resallu pe’ Piritu Una
volta l’anno, ritornano a Pereto
Da ogni parte i jupi ‘e San Martinu. Da ogni parte i “Lupi di San Martino”.
So’ jupi maschi e quanno se resvina Sono lupi maschi e quando si travasa il vino
Arrizzanu le ‘recchie… s’allisciano lo pju addrizzano le orecchie… e s’allisciano il pelo
E vau annusenno, cantina pe’ cantina… e vanno annusanno, cantina per cantina…
E’ detta appunto notte ‘e jupi E’ detta appunto “notte da lupi”
Vella dedicata agliu santu ‘e gli curnuti… quella dedicata al Santo (Martino) e ai cornuti
I jupi se revau a magnà l’agnella i lupi se ne vanno a mangiare l’agnello (arrostito)
Pe’ repagasse degli torti avuti… per ripagarsi dai torti ricevuti dalla
vita….
Le femmone se stau dentr’alla tana Le donne se ne stanno in casa,
Ascortenno contente, a core pjnu, ascoltano contente, a cuore pieno,
la serenata della tramontana che porta ‘e jupi. La serenata della tramontana che porta i canti
… ‘e jupi ‘e San Martinu… dei lupi di San Martino…
Un po’ di storia... I "lupi" e il lupo
Un gruppo di amici che la vita e il bisogno avevano
separato, che erano dispersi in luoghi lontani, ma che portavano vivo e
incancellabile dentro di sé il profumo dei prati e dei boschi, il colore delle
stagioni, il fumo dei camini, il brivido sotto le povere coperte al sentire
l’ululato dei lupi che il freddo e la fame spingevano a inseguire le pecore fin
dentro le stalle…
E da allora Il lupo cattivo della favola e di Campo secco,
diventa buono…
Il lupo che azzannava
le pecore nello stazzo, che gli veniva raccontato nelle lunghe sere davanti al
camino, che turbava i sonni dei fanciulli… diventa portatore di amore…
Il lupo diviene sinonimo di amicizia… di solidarietà… unisce
e rende buoni…
L’ululato che faceva tremare, diventa un canto, un richiamo
per ritrovarci e gioire insieme…
La tana si trasforma in una atmosfera bonaria e accogliente
nel Convento di S. Maria dei Bisognosi… e per i tredici amici-lupi desiderosi di pace “la corsa affannosa della
vita dura di tutti i giorni… si placa con l’abbraccio dei Frati al Convento…
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questo è il bozzetto (un dipinto di Giorgio Ferretti 70 x 100) dato in regalo al chitarrista Paolo... ufficiale dell'Aeronautica... amico di sempre dei Lupi di San Martino |
In questi incontri, si ripercorre il cammino di un anno,
fatto di ricordi, rimpianti e aneliti di pace…
Un “Lupo poeta” fissa le cronache degli incontri con le sue poesie…
Tutto allietato soprattutto da mistici momenti e da una buona mensa, con tanto vino profumato….
Chi sono i Lupi di San Martino…
Tutti nativi di Pereto (Aq)…
Un bellissimo borgo Medievale abruzzese, al confine con la
Regione Lazio, 800 metri sul livello del mare, dove il sole batte dalla mattina
alla sera, l’aria buona e la serenità dei “peretani”, è indice di solidarietà e ironia, sulle sorti
che la vita impone, qui non sono vere e proprie “sagre paesane”… qui si mangia
e si beve in ogni occasione…
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Giorgio Ferretti - Pereto dall'alto |
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Giorgio Borghesani - Pereto |
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Disegno di Giorgio Borghesani - Pereto |
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acquarello di Domenico Penna |
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Acquarello di Domenico Penna |
Nando Eboli, Giorgio Grossi, Lucio Grossi, Antonio Iadeluca,
Luigi Iannola, Antonio Meuti, Carlo Meuti, Sandro Penna, Paolo Prassede,
Antonio Sciò, Bruno Staroccia, Mario Surrenti e Nino Venditti il poeta e
cantore e “l’anima” del sodalizio… li cito tutti come se fossero tutti presenti oggi…
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Giorgio Ferretti - schizzo... l'arrivo dei Lupi di San Martino al Convento dei Bisognosi |
Il Santuario di Santa Maria dei Bisognosi
(altitudine 1000
metri s.l.mare)
Come spiegare chi sono i “Lupi di San Martino”… le loro
giornate in allegri, le loro canzoni, le devozione al Santuario della Madonna
dei Bisognosi e al Convento dove i frati con il padre guardiano Padre Nazario, Padre Nicola, fra Emanuele li accolgono sempre
con fraterna e calorosa passione…
il luogo che li accoglie e li protegge nelle
serate fredde d’autunno … momenti di “misticismo puro” e oblio … conseguenza
di assaggi della “spillatura del vino” … nella sua naturale stagione
E in queste rime di Nino Venditti c’è tutto il riassunto dei
motivi, di questo affetto profondo, anche mistico e religioso…
La corsa della vita di tutti i giorni si placa al Convento…
L’abbraccio dei Frati all’arrivo…
Il profumo dell’incenso nella chiesa…
La gioia di essere ancora vivi ed insieme…
E inoltre sempre con le parole del poeta Nino Venditti… il
ricordo struggente dell’infanzia, tema ricorrente nei loro sodalizi sognando
nella illusione di lasciare la metropoli d’asfalto:
“Abbiamo deposto gli anni…
Nella vecchia terra…
Di aratri e zappe e fatica
Lasciando l’infanzia
Abbandonata nel bosco di Biancaneve”
… “Tornassero indietro I miei giorni
Consumati sull’asfalto delle metropoli,
riviverli qui fra rovi e sassi
con i Lupi di S. Martino….
Mia vana illusione
ogni tanto mi colpisci
come una lacrima…
Lo specchio di una cisterna”,…
“Lassù dove rivedremo la luna vera…
E il volto della madre dimenticato….
.... dall’infanzia”
La Fonte Vecchia
Pereto si dice è uno strano Paese: di giorno sonnecchia
colpito dal forte sole, ma al calar della sera si desta frenetico…
Ma la sera, le coppie di giovani… tutti verso la “Fonte
Vecchia” e quei poveri lampioni… una sassata e via… il buio perfetto, per
trascorrere intimamente pochi attimi con la bella amata…
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